Nuovi fattori di rischio in una indagine condotta con oec-anmco
Meno fumatori, meno ipertesi, ma piu’ obesi. Cambiano le patologie degli italiani, in alcuni casi diretta conseguenza del mutamento degli stili di vita dopo campagne -istituzionali e delle autorita’ sanitarie- che certo hanno avuto degli effetti. E’ stato l’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare dell’Istituto superiore di sanita’ che ha monitorato sette regioni italiane, anticipando il trend dei fattori di rischio.
I primi dati raccolti in Italia nella fascia di eta’ 35-79 anni e che saranno completati entro l’anno prossimo, mostrano un’inversione di tendenza per alcuni tra i piu’ importanti fattori di rischio collegati, appunto, soprattutto agli stili di vita. ‘Rispetto ad una indagine simile condotta nel 1998 su un campione di circa 10.000 uomini e donne- spiega Susanna Conti, direttore dell’Ufficio di statistica dell’Iss- diminuisce l’abitudine al fumo ma aumenta l’obesita’: negli uomini aumenta l’obesita’, diminuisce l’abitudine al fumo di sigaretta e aumenta la prevalenza degli ex fumatori; nelle donne sia l’obesita’ che l’abitudine al fumo rimangono stabili; diminuisce inoltre la pressione arteriosa media e la prevalenza di ipertesi, chiaro indice dell’azione di prevenzione sugli stili di vita a livello di popolazione ed individuale condotta con tenacia e del migliore controllo farmacologico dell’ipertensione arteriosa’.
Conoscere, attraverso un’indagine appropriata, composta da un’intervista sugli stili di vita e dalla misurazione di importanti parametri biochimici, clinici ed antropometrici (la cosiddetta HES – Health Examination Survey) lo stato di salute della popolazione e’ un obiettivo importante che si e’ data la Comunita’ Europea attraverso il Progetto Ehes. L’Italia e’ in prima fila nel contribuire ad esso, attraverso l’impegno dell’Istituto superiore di sanita’ che, con il suo ufficio di statistica, fa parte del Centro di coordinamento dell’intero progetto (contribuendo alla preparazione dei manuali, della formazione e curando gli aspetti della confidenzialita’ dei dati e del consenso informato) e con il Reparto di malattie cardio e cerebrovascolari del Centro di epidemiologia sorveglianza e promozione della salute, coordina e conduce lo studio pilota italiano.
L’indagine Hes (Health Examination Survey) e’ stata condotta il Italia nell’ambito dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare/Health Examination Survey (Oec/Hes www.cuore.iss.it) attraverso uno studio collaborativo dell’Istituto Superiore di Sanita’ con l’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco). Una precedente indagine nell’ambito dell’Oec e’ stata condotta tra il 1998 e il 2002, su un campione di 4908 uomini e 4804 donne di eta’ compresa fra 35 e 74 anni. Nel 2008 l’Oec e’ stato riconosciuto come Health Examination Survey ed e’ stata avviata una nuova indagine, includendo piu’ esami e raccogliendo cosi’ maggiori informazioni sulle malattie croniche. Sono utilizzate per la raccolta dei dati le stesse procedure e metodologie standardizzate della prima indagine che erano quelle raccomandate dalla Fehes (Feasibility of a European Health Examination Survey). Le due indagini consentono di descrivere l’andamento nel tempo dei maggiori determinanti di salute della popolazione adulta italiana. Ogni regione arruola un campione rappresentativo della popolazione generale, proporzionale alla popolazione residente (220 persone di eta’ 35-79 anni ogni milione e mezzo di abitanti). È assicurata la partecipazione per le regioni con popolazione inferiore.
A tutt’oggi l’OEC/HES ha completato le operazioni di screening in 9 regioni (Friuli, Molise, Emilia Romagna, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Calabria, Lazio e Piemonte). In Lazio e Piemonte lo screening e’ terminato a fine gennaio 2010. Il confronto tra i dati preliminari relativi alle prime 7 regioni completate nel settembre 2009, riguardanti i fattori di rischio raccomandati come ‘core’ dalla Ehes, e quelli corrispondenti relativi all’indagine Oec del 1998, permette alcune considerazioni iniziali. È evidente un trend in discesa della pressione arteriosa sia negli uomini che nelle donne. Negli uomini aumenta l’obesita’, diminuisce l’abitudine al fumo e cresce il numero di ex fumatori. Nelle donne, obesita’ e abitudine al fumo rimangono stabili. Un confronto dei dati di colesterolemia totale ed Hdl tra le due indagini e’ invece prematuro, dal momento che i controlli di qualita’ laboratoristici sono ancora in corso. Va ricordato che tali si riferiscono maggiormente a regioni del sud, in quanto sono quelle piu’ presenti tra le regioni fino ad ora completate, pertanto non rappresentano un quadro completo della situazione italiana e ancora non possono essere confrontati con gli altri dati raccolti precedentemente.
L’indagine italiana, oltre alla pressione arteriosa, alle misure antropometriche e agli esami ematochimici, prevede una serie di nuovi esami come ad esempio la spirometria e la densitometria ossea. La raccolta dei campioni di urine delle 24 ore ed una dettagliata raccolta delle abitudini alimentari sono realizzate per valutare il consumo di sale e l’eliminazione del sodio per la sorveglianza delle attivita’ di prevenzione lanciate dal ministero della Salute per la riduzione del consumo di sale nella popolazione. Inoltre, e’ stata creata una banca di campioni biologici per future determinazioni dei nuovi fattori di rischio.
Ogni persona invitata allo screening riceve una informativa scritta relativa allo stato di salute e, se nella fascia di eta’ 35-69 anni, la valutazione del proprio rischio cardiovascolare secondo il punteggio individuale del Progetto Cuore. Il tasso di partecipazione varia da regione a regione, dal 40% nei centri urbani all’80% nei piccoli centri. Per l’anno 2010 e’ previsto l’esame di campioni di popolazione delle Marche, Lombardia e Umbria. Il completamento dell’indagine e’ previsto per il 2011.
Autore/Fonte: ISS