C’è anche il volto sorridente di Livia Turco tra i 12 ‘big’ che hanno deciso di sostenere un calendario particolare: quello voluto dall’Adao (Associazione per lo studio e la ricerca dei disturbi alimentari e
dell’obesità) per promuovere alimentazione sana e salute, presentato ieri a Roma. Dodici volti noti della politica, dello sport, dell’imprenditoria e dello spettacolo per altrettanti mesi, ognuno abbinato a un messaggio ‘di salute’ rivolto agli italiani. Insieme al ‘trio’ governativo, forte della Turco, del Guardasigilli Clemente Mastella e del ministro dello Sport, Giovanna Melandri, sfogliando le pagine del calendario si incontrano i senatori Mario Cutrufo e Alfredo Biondi, l’onorevole Gabriella Carlucci, l’imprenditore Aldo Palombini, il presentatore Claudio Lippi. E ancora, Iva Zanicchi, il criminologo Francesco Bruno, don Pierino Gelmini, e il campione di pugilato Patrizio Oliva. Il calendario è destinato ai centri antiobesità e diabetologia di tutta Italia, perchè ‘chi ha la conoscenza e la responsabilità ha il dovere di indicare la strada’. Fra i messaggi rivolti agli italiani: ‘la salute comincia dal carrello della spesa’. In particolare, nel mese di giugno il viso del ministro della Salute invita a ‘smettere di fumare, controllare la pressione, gli zuccheri e i grassi nel sangue’. Insomma, il calendario vuole accendere i riflettori su obesità e patologie correlate, come diabete, ipertensione, tumori intestinali. Un ‘intervento forte e mirato – spiegano gli organizzatori dell’iniziativa – che punti alla prevenzione e individui anche soluzioni per aiutare gli obesi ad affrontare la quotidianità’. Con la speranza che il calendario dia ‘un’accelerata all’iter parlamentare del primo disegno di legge sull’obesità
– dice il senatore Mauro Cutrufo, firmatario del testo e volto del mese di marzo del calendario – presentato nel maggio 2006. Alla Turco e alla Melandri vogliamo chiedere di impegnarsi per dare un percorso privilegiato al Ddl, che eventualmente potrebbe diventare un decreto. Obiettivo, riconoscere l’obesità come malattia sociale e concedere la rimborsabilità di alcuni farmaci di fascia C destinati a questi pazienti’.
Autore/Fonte: Ministero della Salute