‘ Io giuro per Apollo Medico e per Asclepio ( … ) Secondo le mie forze ed il mio giudizio, prescriverò la dieta per giovamento dei malati e mi asterrò da ogni danno e violenza ( … ) ‘
da Il Giuramento di Ippocrate
( V secolo A.C. )
CODICE DEONTOLOGICO
PREMESSO CHE:
La prescrizione nutrizionale, se rivolta alla cura di specifiche forme patologiche, è a tutti gli effetti una prescrizione terapeutica e può quindi avere conseguenze indesiderate, potenzialmente dannose alla salute del paziente. La nutrizione clinica; intesa come momento terapeutico rivolto alla guarigione del malato da forme patologiche legate direttamente o indirettamente ad errori alimentari o dismetabolismi, richiedono una secifica conoscenza delle funzioni biologiche dell’organismo umano;, della etiologia delle malattie in studio, della funzione farmacologica dei presidi utilizzabili, non può che essere attuata dal medico.
La formulazione e la somministrazione della dieta può essere affidata a colui (nutrizionista non medico) che con il medico stesso agisce in stretta collaborazione nel rispetto delle vigenti normative.
La prescrizione nutrizionale, intesa come atto medico, presenta tutte le caratteristiche della ricettazione, per cui si impone che essa riporti gli estremi previsti dalle vigenti regolamentazioni identificativi del prescrittore (Titolo di Laurea ed eventuale Diploma di Specializzazione) che se ne assume, a tutti gli effetti di legge, la responsabilità apponendovi la propria firma.
Come qualsiasi atto terapeutico comporrta specifici iter ed accertamenti clinico-strumentali, così anche la terapia nutrizionale deve avvalersi delle metodiche di studio della condizione clinica oggi validate dalla ricerca scientifica; tali metodiche devono intendersi propedeutiche a qualsiasi prescrizione nutrizionale.
QUESTI ASSUNTI IO IN PIENA COSCIENZA ACCETTO E SOTTOSCRIVO RICONOSCENDONE GLI ONERI E GLI IMPEGNI CONTENUTI
Io considero come scopo della prescrizione terapeutica oppure della determinazione di una dieta ottimale il solo interesse del paziente.
Io considero la diagnosi e la prescrizione ad essa conseguente come atti propriamente medici.
Io considero che le prestazioni terapeutiche debbano essere fondate su un corretto procedimento clinico che contempla la individualizzazione della diagnosi.
Io indirizzerò il paziente solo a psicoterapeuti di provata esperienza.
Farò questo quando riterrò tale tipo di intervento indispensabile al conseguimento del buon esito di una terapia e non ritenga, in coscienza, adeguata e sufficiente la mia competenza in materia.
Io mi impegno ad astenermi dal prescrivere ai miei pazienti farmaci non dotati di un soddisfacente rapporto rischio-/beneficio, superflui, di non dimostrata efficacia, non rispondenti alle norme vigenti, con finalità terapeutiche diverse da quelle di registrazione.
Io mi impegno a praticare la sperimentazione di nuovi farmaci o protocolli terapeutici unicamente col consenso informato del paziente, astenendomi da qualsiasi sperimentazione che possa causare nocumento alla sua salute.
Io tratterò i miei colleghi come mi auguro di essere da loro trattato.
Io mi impegno a rispettare i diritti del paziente, fornendogli una completa e corretta informazione e rifuggendo da ogni forma di plagio, frode o inganno.
Mi asterrò dal proporre, propagandare o diffondere terapie miracolistiche o non scientificamente fondate.
Io mi impegno a comportarmi con onestà verso il paziente ed i colleghi richiedendo per la mia opera la giusta ed equa mercede.
Io mi impegno a regolare gli interventi terapeutici e/o le consulenze nutrizionali su basi rigorosamente scientifiche, accettate come tali dalla comunità medica internazionale, improntate ad una modalità operativa di tipo multidisciplinare.
Io mi impegno ad aggiornare il mio sapere sulla base dell’evoluzione delle conoscenze scientifiche.
In presenza di patologie per le quali esistono linee guida codificate da Organismi Nazionali o Internazionali qualificati queste linee costituiranno la base del mio intervento ; per l’ obesità ed il sovrappeso mi impegno a seguire le indicazioni terapeutiche conformi alle linee guida di seguito riportate.
LINEE GUIDA PER L'OBESITÀ E IL SOVRAPPESO
L’obesità, patologia nosologicamente definita, costituisce la più diffusa fra le sindromi disnutrizionali. Necessita di un approccio clinico multidisciplinare integrato oltre ad un monitoraggio specifico volto a modificare in modo stabile e duraturo lo stile di vita del paziente prevenendo le ricadute dell’eccesso ponderale e migliorando le conoscenze nutrizionali del paziente stesso e le sue capacità di relazione con il cibo.
Alla luce delle più recenti acquisizioni scientifiche, oltre al tradizionale procedimento clinico, risultano essere utili complementi nella definizione preliminare e monitoraggio del paziente in sovrappeso o obeso, lo studio della composizione corporea e la valutazione psicologica.
- L’intervento sarà finalizzato al raggiungimento di un risultato terapeuticamente proporzionato alle caratteristiche cliniche e psicologiche del soggetto, indipendentemente dalle richieste o pressioni del paziente che risultino influenzate da modelli puramente estetici.
- Considererò pertanto quali obbiettivi della terapia risultati realistici coerentemente alle effettive necessità di ridurre i fattori di rischio per le patologie notoriamente correlate all’eccesso ponderale senza peraltro trascurare le problematiche esistenziali del paziente.
- n caso di richieste di terapie dimagranti non giustificate dalle condizioni oggettive, mi impegno a prendere in considerazione le motivazioni psicologiche sottese a tali richieste e a correggerle in modo da prevenire eventuali disturbi del comportamento alimentare quali anoressia e/o bulimia.
- Concepita l’obesità alla stessa stregua di altre patologie croniche mirerò il mio intervento ad ottenere risultati non necessariamente rapidi, ma soprattutto duraturi nel tempo, concentrando il mio operato sulla prevenzione delle ricadute, ritenendo la fluttuazione del peso corporeo un ulteriore fattore di rischio.
- Considererò l’approccio nutrizionale non semplicisticamente come la prescrizione di una dieta, ma come parte integrante di una strategia terapeutica mirata a modificare lo stile di vita del paziente in modo duraturo.
- Ritengo essenziale includere in questa strategia terapeutica anche un programma di attività fisisca proporzionato alle effettive possibilità del paziente.
- Mi asterrò dal prendere in considerazione metodi ‘alternativi’ non accettati e non validati dalla comunità scientifica.
Mi impegnerò a non utilizzare:
- Ormoni tiroidei se non in caso di provata presenza di insufficienza tiroidea,
- Diuretici quale strumento di dimagrimento,
- Gonadotropina corionica
- Associazioni di tutti questi farmaci fra loro o con anoressizzanti o associazioni fra specialità medicinali che li contengano né prescriverò preparazioni galiniche di associazioni multiple.
Questo nel rispetto delle vigenti normative ( D.M. 13 aprile 1993 ).